Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Petrarca
Séneca en el Renacimiento
presenza di S. nel rinascimento, soprattutto spagnolo; sua importanza come maestro di stile e di morale; traduzioni di TRG; rapporti della sua spiritualità con il Cristianesimo
Seneca The Philosopher and his Modern Message
vita e opere di S.; fortuna nella Roma pagana; presenza dello stoicismo senecano negli scrittori cristiani; influenza di S. nel medioevo, nel rinascimento, nel Seicento inglese e da Bacone al XIX sec.
Seneca the Philosopher in the Middle Ages and the Early Renaissance
fortuna di S. tra i Padri della Chiesa, Boezio, Dante, Tommaso d’Aquino, Petrarca, Chaucer
Seneca nel Decameron
avvalendosi di un confronto con lo Zibaldone magliabechiano si individuano alcuni luoghi del Decameron (6,2; 10,10; 4 praef.; 6,9) dove Boccaccio reimpiega e si riappropria in maniera umanistica di testi senecani
Il corpus senecano dei Padovani: manoscritti e loro datazione
descrizione del Vat. Lat. 1769, datato all’inizio del Trecento in area padovana, con riesame dello status quaestionis e congetture sugli autori delle postille; esame della tradizione testuale del codice e confronto con altri ad esso connessi (Ambr. C 90 inf., Par. Lat. 11855, Ambr. D 276 inf., Laur. XXXVII 13); descrizione dei pochi discendenti: Antoniano I 9, con particolare attenzione ai prologhi, e Vat. Lat. 2213
Plinio, e Seneca, in due lettere rinascimentali fittizie dalla villeggiatura
influsso di alcune epistole senecane concernenti la vita in villa e il contrasto con la vita cittadina su due testi rinascimentali: Le venti giornate dell’agricoltura di A. Gallo e la Lettera in laude della villa di A. Lollio
Seneca tragico vs. Seneca filosofo. Nuovi approcci a una vecchia querelle
l’insegnamento filosofico di Seneca e la sua produzione drammatica possono essere conciliati al di là dei contrasti tra le posizioni dei separatisti e degli unitari: in conformità con il principio aristotelico di integrazione tra conoscenza ed emozioni, le tragedie senecane mirano ad un piacere cognitivo della mimesi tragica, che può avvenire su tre livelli di percezione. Presenze aristoteliche sono individuabili anche nel prologo di THS, mentre la quarta ode corale segna un punto di rottura con il teatro classico, dal momento che il coro rinuncia di illustrare l’intreccio della vicenda, immergendosi nel buio che essa ispira.
New light on the circulation of the A-text of Seneca’s tragedies
osservazioni su Oxford, New College, 21 (XIII sec.) contenente un estratto di TRD e su Madrid, Escorial, T. 11 (XIII sec.), posseduto da Petrarca; appartenenza dei testi senecani alla tradizione A
Florilegia and Latin classical authors in twelfth- and thirteenth- century Orléans
esame del ruolo di Orléans nella diffusione della letteratura latina classica nel XII sec. e ricostruzione dello stato degli studi latini nel successivo XIII sec., condotte attraverso lo studio di due florilegia del XII sec.(Florilegium Angelicum e Florilegium Gallicum), della biblioteca di Richard de Fournival e delle annotazioni di un lessicografo anonimo del XIII sec. (soprattutto in Bern, Burgerbibl., 276), attivo nella medesima area dei compilatori dei due Florilegia; presenza di S. tra gli autori compresi nel Florilegium Angelicum e nel Florilegium Gallicum (probabilmente composti ad Orléans) e tra quelli citati dall’annotatore: significativa in particolare, la conoscenza di DLG (citati almeno dodici volte), ancora molto rari alla Sorbonne e a Orléans, e verosimilmente presenti nella biblioteca di Richard de Fournival (anche se non inclusi nella Biblionomia); ruolo preminente di Orléans nella trasmissione dei classici nel XII e XIII sec. e nel collegare Lupo di Ferrières, Heirich d’Auxerre, Philip di Bayeux, Richard de Fournival, Petrarca e Nicholas di Clemanges, come tappe nella trasmissione di alcuni autori, a dimostrazione della continuità tra umanisti del XII e del XIII sec.
La Vita Senecae di Giannozzo Manetti
elenco dei mss. contenenti la Vita Senecae di Giannozzo Manetti; edizione della biografia; sua composizione verso la metà del XV sec. a Firenze; struttura del testo e divisione in tre parti: vita (1-5); opere (6-13), con particolare attenzione ai problemi letterari ed etici e ai giudizi dei posteri su S.; morte (14-17); appendice sull’autenticità di TRG (18-19); confronto con Socrate (20); fonti di Manetti: storici antichi (soprattutto Tacito e Svetonio) e umanisti italiani (Petrarca, Boccaccio, Coluccio Salutati)